Una ricerca italiana presentata negli USA fa luce
sull'uso del grafene come antibatterico
Il disinfettante del futuro si chiama grafene. È il materiale più sottile del mondo e deriva dalla comune grafite (il materiale delle matite).
Può diventare un potente disinfettante perché
uccide i batteri in ben 3 modi diversi:
- taglia
le pareti dei batteri come una lama
- intrappola
e soffoca i batteri
- altera
il metabolismo dei batteri impedendone la moltiplicazione
È il frutto di una ricerca italiana, condotta
dall'Università Cattolica di Roma e dall'Istituto sistemi complessi del
Consiglio nazionale delle ricerche (Isc-Cnr) che ha scoperto come l'ossido di grafene possa
annientare i batteri e i funghi più diffusi negli ospedali.
'La dimostrazione è avvenuta per ora in laboratorio
in esperimenti in provetta, ma si sta valutando la possibilità di eseguire
delle sperimentazioni in ambito clinico', spiega all'Ansa Massimiliano Papi,
dell'Istituto di Fisica dell'Università Cattolica, tra gli autori della
ricerca.
Lo studio è stato presentato da Valentina Palmieri
in occasione del 60° convegno annuale della Società Biophysical Society a Los Angeles.
'Il grafene - prosegue Papi - potrebbe divenire un
'disinfettante' ospedaliero, siamo vicini a questo traguardo. Col duplice
vantaggio ulteriore che il grafene è una molecola rispettosa dell’ambiente e ha
dei costi contenuti. Infine, oltre che come disinfettante, il grafene potrebbe
essere usato per rivestire strumenti medici e chirurgici e in questo modo
potrebbe contribuire a ridurre le infezioni, soprattutto dopo un intervento
chirurgico, oltre che l'uso di antibiotici e la resistenza agli antibiotici'.
Il grafene è utile anche per assorbire inquinanti organici, inparticolare idrocarburi, dalle acque, dai terreni e dall'aria.
31/3/2016- Fonte : http://www.ecoseven.net/scienze/scienze-naturali/il-grafene-e-un-arma-micidiale-contro-i-batteri